Caccia al Tesoro a MARATEA "L' EREDITA' DEL SARACENO"  -  istruzioni su PDF da stampare

Il sole ardeva alto nel cielo mentre Giovanni, il legittimo erede di Maria e Abdul, si trovava a contemplare la misteriosa mappa che aveva trovato tra le carte di famiglia. Era ingiallita dal tempo e segnata dalle pieghe, ma i dettagli erano ancora chiari, almeno in parte. Guardava i simboli disegnati con cura da Abdul e si chiedeva cosa nascondessero.
Deciso a scoprire la verità dietro le leggende familiari, Giovanni decise di intraprendere un viaggio verso Maratea, il luogo dove tutto era iniziato. La cittadina costiera conservava ancora l'eco di quei tempi lontani, e Giovanni sentiva che lì avrebbe potuto trovare le risposte che cercava.
Una volta arrivato, Giovanni si immerse nella comunità, parlando con anziani del posto e cercando indizi nelle storie tramandate di generazione in generazione. Scoprì che molti conoscevano la leggenda del tesoro del saraceno, ma nessuno sapeva con precisione dove potesse essere nascosto.
Non si lasciò scoraggiare. Con l'aiuto di alcuni vecchi pescatori, Giovanni iniziò a esplorare le caverne e gli anfratti lungo la costa, sperando di trovare il nascondiglio segreto descritto sulla mappa di Abdul. Passarono giorni e notti senza alcun successo, ma Giovanni non si arrese. Poi intuì che il saggio Abdul non avrebbe mai lasciato il tesoro alla balia delle intemperie e che forse quei segni sulla mappa indicavano delle strade e dei siti sparsi nel territorio di Maratea. Iniziò quindi a battere in lungo e in largo le strade del Centro Storico e dei borghi marini e montani di Maratea, senza alcun risultato. 
Infine, durante una notte tempestosa, mentre esplorava un'antica casa abbandonata, Giovanni scoprì un passaggio segreto che conduceva a una stanza segreta. Con il cuore che batteva forte, si avventurò all'interno, illuminando il cammino con una torcia.
Dopo un lungo percorso intricato tra corridoi polverosi e stanze dimenticate, Giovanni si trovò di fronte a un'enorme sala. Al centro, su un piedistallo di pietra, c'era una cassa di legno antica, adornata con motivi orientali. Con le mani tremanti, Giovanni aprì la cassa e uno splendore dorato lo accecò.
Dentro c'era l'oro, il tesoro del saraceno che Abdul aveva cercato di proteggere con tutte le sue forze. Ma c'era qualcosa di più prezioso: una lettera scritta da Abdul stesso, rivolta a un suo ipotetico erede.
Giovanni lesse le parole commosse dell'avo, che gli raccontava della sua avventura con Maria, del loro amore impossibile e del desiderio di assicurare un futuro migliore per il loro bambino. Abdul spiegava che l'oro non aveva alcun valore se non quello di garantire una vita dignitosa per la loro famiglia.
Emozionato, Giovanni capì che il vero tesoro non era l'oro, ma la storia di amore, sacrificio e speranza che aveva portato alla sua scoperta. Decise di condividere la sua scoperta con il resto della famiglia, assicurandosi che il legato di Abdul e Maria venisse tramandato attraverso le generazioni a venire.

Oggi tu , nelle vesti di Giovanni, puoi tornare sulle tracce già battute da lui e cimentarti nella ricerca del luogo dov'era nascosto il tesoro del Saraceno. Per farlo se sei a Maratea puoi rivolgerti direttamente alla nostra sede in Centro storico, al numero 14-16 di Strada Sospiro ma chiama prima perché gli orari di apertura  variano: tel.:  347 4060707.

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